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Il coronavirus non cancella il diritto alla genitorialità
Il coronavirus non cancella il diritto alla genitorialità, ecco quali sono i diritti dei genitori separati.
L’epidemia da Coronavirus ha cambiato radicalmente le nostre vite e la nostra quotidianità, tutti dobbiamo stare a casa e anche se è difficile, è necessario per limitare i contagi e proteggerci. Stare a casa per qualcuno può essere più difficile che per altri, ad esempio per chi è separato e si divide la custodia dei figli e deve fare i conti con le difficoltà del caso.
Valentina Ruggiero, un avvocato esperto di diritto di famiglia, fa luce sulla questione decreto legge della Presidenza del Consiglio per far fronte all’emergenza e diritti dei genitori separati o divorziati. Se si è in possesso dei documenti che attestano il provvedimento del giudice, è possibile far visita ai propri figli, perché rientra tra le cose necessarie previste dalla legge. Quindi non si possono utilizzare i provvedimenti contro il Covid-19 per vietare agli ex coniugi di vedere i bambini e neanche si può usare il decreto come scusa per sottrarsi ai propri doveri.
Chi invece era in attesa delle decisioni del giudice deve, purtroppo, aspettare perché i tribunali sono chiusi. Mai come adesso è essenziale avere pazienza e collaborare, mettere al primo posto il bene dei bambini e cercare di preservarli da ogni litigio o incomprensione.
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In questi giorni di quarantena i genitori possono anche trovare soluzioni insieme per preservare il più possibile i figli, ad esempio scegliere per loro la casa più comoda o con più spazio (magari con un giardino per giocare all’aperto o in campagna), possono anche scegliere di sospendere le visite per non esporli a rischio di contagio o farli stare con il genitore che può stare a casa e non deve uscire ogni giorno per andare a lavorare. È una situazione di emergenza (che speriamo di non dover rivivere mai più), e merita delle misure straordinarie da parte di tutti.
L’Avvocato Valentina Ruggiero, esperta di diritto di famiglia, ha spiegato: [quote layout=”big” cite=”Valentina Ruggiero]“Durante questo difficile periodo non si devono interrompere le relazioni tra figli minori e genitori non collocatari, rispettando quanto stabilito nei provvedimenti presidenziali o con sentenza e decreti dei Giudici. Tutto ciò è stato chiarito con decreto del 10 marzo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri appositamente, perché si iniziavano a manifestare le prime conflittualità. In questi giorni, molti clienti mi stanno contattando per avere dei chiarimenti. In primo luogo, voglio dire a tutti quei genitori che sono in possesso di un provvedimento del Giudice, che devono attenersi a tale provvedimento. Lo spostamento per far visita ai propri figli, o per andare a prenderli a casa dell’ex coniuge, per portarli alla propria, è concesso anche in questo periodo, e non può essere sanzionato in alcun modo. Coloro che vorrebbero approfittare del momento e venire meno agli accordi, commettono un illecito se non vi è l’accordo di entrambe le parti”.
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L’avvocato ha proseguito spiegando: [quote layout=”big” cite=”Valentina Ruggiero]“Questo periodo di emergenza, a mio parere, non può e non deve essere considerato un periodo di ferie, ma un periodo in cui deve regnare la normalità, poiché in caso contrario si derogherebbe al contenuto di tutti i provvedimenti emessi e ci sarebbe confusione. Tra i miei assistiti, ci sono anche famiglie che stanno attendendo l’udienza del Giudice e, già da tempo, si stanno regolamentando di fatto con un diritto di visita del padre ai figli minori in modo costante. In questi casi, ci sono problemi per le uscite per poter comprovare il trasferimento dei figli da un’abitazione all’altra, poiché non possono dimostrare il diritto allo spostamento attraverso un atto ufficiale. A questo punto dovrebbe subentrare l’intelligenza e il buon senso genitoriale e continuare ad applicare quel regime di fatto e autocertificare, semmai con il conforto e la comprova dell’altro genitore, quanto dichiarato, oppure, visitare i figli nella casa famigliare. Ovviamente, i figli minori devono essere prelevati dall’abitazione di un genitore e condotti immediatamente nell’altra abitazione e non devono uscire dal loro territorio, in ottemperanza a quanto disposto dal Governo”.[/quote]
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