Crescita
Bonding neonatale: cos’è e come si favorisce
Non esiste legame più forte: ecco che cosa è il bonding neonatale e come fare a rafforzarlo
Bonding neonatale: cosa si nasconde dietro tale termine? Semplicemente uno dei rapporti più intimi ed esclusivi che possano esistere, quello tra mamma (e papà) e bebè.
Gli psicologici hanno definito bonding, ovvero legame, quello che viene ad instaurarsi con il nuovo arrivato e che è destinato a durare per tutta la vita. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, tale attaccamento non è immediato: trattandosi di un legame del tutto naturale necessita di diverso tempo per crescere e maturare e sottintende, per tale motivo, una conoscenza reciproca che solo la quotidianità favorisce. Non può, dunque, essere forzato. Favorirlo, però, è possibile. Ecco come.
Tra gli accorgimenti da porre in essere per rafforzare il legame unico con il proprio bambino c’è quello, immediato, di metterlo, appena nato ed ancora nudo, tra le braccia della mamma: questo è sicuramente uno dei momenti più densi di emozioni. Il contatto epidermico rappresenta il primo scalino nella creazione dello speciale rapporto tra i due nonchè il primo mezzo che la madre abbia a disposizione per rassicurare il piccolo, sconvolto dalla venuta al mondo e dall’abbandono di quello che, per nove lunghi mesi, è stato il suo “rifugio”.
Le ore successive il momento del parto sono altrettanto importanti. Si tratta dei momenti in cui il bambino si trova in uno stato di veglia nel quale inizia ad abituarsi alla vita extrauterina: in tale lasso di tempo sarebbe bene che a fargli compagnia siano solo mamma e papà: il piccolo potrà, così, “vederli”, sentirne la voce ed imparare a riconoscerli.
Le prime settimane di vita del bambino sono quelle nelle quali i neogenitori iniziano ad acquisire la consapevolezza della nuova vita e del proprio figlio che, finalmente, dopo mesi di fantasticherie si ritrovano tra le braccia: è questo il momento in cui iniziano a conoscerlo veramente.
Fattori che possono favorire il bonding da entrambe le parti sono, oltre il tatto ed il conseguente calore che ne deriva, anche l’udito (voce della mamma e del papà e pianti del bimbo compresi), la vista, l’olfatto (non sottovalutatelo), le coccole e l’allattamento al seno.
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