Cronaca
Mamme da legare: I gruppi di mamme su Whatsapp e social network
La tecnologia, a volte, si trasforma in un mostro.
Se c’è una cosa che mi terrorizza, sono i famigerati gruppi whatsapp di mamme. I gruppi mi sono antipatici a prescindere: ci si lascia prendere la mano, e si diventa comunicatori bulimici. Ma i gruppi di mamme, a volte, vanno oltre il semplice fastidio delle notifiche continue. Anche perché, le notifiche, si possono sempre disattivare.
I gruppi di mamme possono essere pericolosi focolai per la sindrome della mamma perfetta: luoghi nei quali, noi pessime madri, veniamo smascherate senza pietà e messe alla gogna. Luoghi in cui le cattive madri vengono caricate di ansia. “Ma stamattina voi avete messo la protezione solare al bimbo? E il cappellino glielo avete dato? Lavorano nell’orto, potrebbero prendere un’insolazione. Dicono che ci siano casi di meningite qui vicino. Chissà che succede, in classe. Se ne sentono tante… Voi avete notato comportamenti strani, nei vostri bimbi?”.
Alle elementari, i gruppi sono dominati dai compiti a casa: “Noi abbiamo già finito i compiti per le vacanze. Ma quella frase a pagina 15, la sesta, l’avete completata? Ma quanti esercizi hanno assegnato? Ma gli esercizi assegnati non sono pochi?”. Tutto e il contrario di tutto.
I compiti li facevo da sola. Mia madre non si informava con le altre madri della quantità di esercizi, figuriamoci se sapeva che a pagina 15 c’era una frase. Uscite dai gruppi. Sono per madri perfette. I nostri figli riusciranno a sopravvivere anche senza il nostro continuo controllo.
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