Gravidanza
Malattia “mani piedi bocca” in gravidanza: la diagnosi, l’incubazione e i rimedi
Quasi innocua nei bambini, la malattia “mani piedi bocca” può risultare pericolosa in gravidanza: ecco come comportarsi
Per “mani piedi bocca” si intende una malattia esantematica piuttosto diffusa tra i bambini piccoli nei quali ha spesso un decorso benigno che, in realtà, può colpire anche le donne in dolce attesa, esponendole ad alcune possibili complicazioni, specie nel primo trimestre di gravidanza e nell’ultimo, nel quale si rischia di poterla trasmettere al bebè.
Si manifesta attraverso la comparsa di macchie e bollicine acquose che interessano il palmo delle mani, i lati della bocca e la pianta dei piedi.
Tra i rischi per il bambino ci sono la comparsa di un anasarca fetale, ovvero dell’accumulo di liquido in eccesso nel corpo del feto e un incremento del volume del liquido amniotico: entrambi possono comportare dei rischi seri per la sua salute.
In quanto alla diagnosi, si rende spesso difficoltosa in quanto i sintomi non sono facilmente riconoscibili comparendo, alle volte, solo ad uno stadio avanzato della malattia. Non esiste una cura specifica: per combattere la febbre si ricorre spesso a degli antipiretici.
Si può, tuttavia, porre in essere alcuni piccoli accorgimenti volti a prevenirne il contagio, che avviene principalmente attraverso il contatto diretto con saliva, starnuti e feci infette.
Lavarsi le mani con frequenza e stare lontani da soggetti che ne siano affetti risultano essere due comportamenti utili in tal senso. Può risultare necessario anche indossare una apposita mascherina atta a tenere lontano il virus.
Per quanto riguarda il periodo di incubazione, esso ha una durata di circa 4-6 giorni. Nel caso in cui si verifichi la possibilità di poter essere entrati in contatto con soggetti infetti sarà bene indagare attraverso una serie di controlli medici fra i quali ecografie frequenti volte a monitorare il buon andamento della gravidanza.
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