Gravidanza
Parto in casa: quali sono i costi?
Cresce sempre più il numero delle donne che decida di ricorrere al parto in casa: ecco quali sono i costi
Si aggira tra i 1000 ed i 1500 l’anno il numero delle donne che decidano di dare alla luce il proprio bambino in casa, all’interno delle mura domestiche ed all’insegna dell’intimità con il proprio compagno e gli altri eventuali figli. Purtroppo, però, nella nostra Penisola non si tratta di una scelta da poter fare a cuor leggero, soprattutto per ciò che riguarda i costi.
In Italia, infatti, partorire in casa richiede una certa disponibilità econonomica: si pensi che tale tipologia di parto richieda tra i 1200 ed i 3000 euro, che variano di regione in regione ed in base all’equipe scelta. Tali tariffe solitamente comprendono la reperibilità delle ostetriche, le quali sono a completa disposizione della futura mamma a partire dalle settimane immediatamente precedenti la data del parto e per quelle successive, l’assistenza durante il travaglio prima, ed il parto poi, nonchè le visite ed i controlli successivi alla venuta al mondo del bambino. Si ricorda come, ad incidere sul costo totale, sia anche il rimborso chilometrico per le ostretriche, che varia in base alla distanza.
Nonostante le spese relative al parto in casa dovrebbero essere rimborsate dalla A.S.L. di competenza, sono veramente poche le regioni che, ad oggi, riconoscono un rimborso, per di più parziale. Tra queste l’Emilia Romagna, nella quale si registra il maggior ricorso a tale tipologia di parto, il Piemonte, le Marche e le province Autonome di Trento e Bolzano, nelle quali esiste una legislazione apposita. Chi abbia la fortuna di vivere a Torino, a Modena o a Parma, invece, potrà usufruire dell’assistenza pubblica gratuita.[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/177092/parto-in-casa-cosa-fare-e-quali-sono-i-rischi”][/related]