Gravidanza
Induzione al parto: le linee guida e le diverse fasi
Quali sono le linee guida per l’induzione al parto e quali le diverse fasi da seguire?
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[related layout=”right” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/115353/parto-indotto-cosa-significa-e-come-funziona”][/related]L’induzione al parto è una tecnica che viene utilizzata solitamente dopo la 42esima settimana (anche se in alcuni ospedali si procede anche prima) per indurre il parto: se entro la data presunta del parto la donna non ha ancora contrazioni e non ha iniziato la fase della dilatazione, viene monitorata costantemente, ogni giorno, con dei tracciati che servono a capire se il momento del parto si avvicina oppure no. Arrivati intorno alla 41esima o 42esima settimana il parto deve essere indotto. Ma come avviene?
Esistono diverse tipologie di intervento: tramite gel, tramite ossitocina, tramite palloncini utili per dilatare la cervice, ma anche tramite la rottura manuale delle acque. Una volta che il parto è stato indotto, bisogna ovviamente aspettare le contrazioni: man mano l’utero si dilata e, con tempistiche diverse da donna a donna e da gravidanza a gravidanza, si arriva al momento del parto vero e proprio.
L’induzione del parto si fa in ospedale e si rimane ricoverate per essere monitorate.