Cronaca
Coronavirus, i genitori italiani chiedono di vendere nei supermercati anche gli articoli di cancelleria
Genitori italiani sul piede di guerra: ai tempi del Coronavirus gli articoli di cancelleria devono essere venduti nei supermercati.
Gli articoli di cancelleria non sono più in vendita nei supermercati, perché non considerati dei beni di prima necessità. Ma i genitori italiani, ovviamente, insorgono, perché loro sanno bene quanto quaderni, penne, pennarelli, matite e altri prodotti del genere sono fondamentali per i loro bambini. Non solo per “divertimento”, ma anche per continuare la scuola a casa.
Da settimane bambini e ragazzi italiani sono impegnati con la didattica online. Ma questo non vuol dire che non abbiano bisogno di tutto quel materiale che solitamente compravano in cartoleria o nei reparti dedicati dei supermercati. La campagna dei genitori italiani, nata online sulle chat di scuola e nei gruppi Facebook, è arrivata anche a Beppe Sala, sindaco di Milano, che insieme a tutte le mamme e a tutti i papà si è unito alla richiesta di vendere gli articoli di cancelleria nei supermercati. Mentre in Piemonte il governatore Cirio aveva pronta un’ordinanza per consentire la vendita dal 30 marzo 2020.
La loro voce è stata ascoltata. E il governo ha dato ragione ai genitori italiani. Sul sito del governo nella sezione delle FAQ, le domande più frequentemente chieste e relative al Decreto dell’11 marzo, nell’area dedicata ai prodotti che supermercati e ipermercati possono vendere verrà inserito un aggiornamento. La vendita sarà ufficializzata quando verrà modificata questa domanda:
Posso consentire ai clienti l’acquisto anche di beni diversi come, ad esempio, abbigliamento, calzature, articoli sportivi, articoli di cancelleria, giocattoli, piante etc?
in questo modo
Gli ipermercati, i supermercati, i discount di alimentati e gli altri esercizi non specializzati di alimentari vari individuati nell’allegato 1 del dpcm 11 marzo 2020 possono continuare a vendere anche prodotti diversi rispetto a quelli elencati nelle categorie merceologiche espressamente indicate.
Foto di Anrita1705 da Pixabay