Cronaca
Filastrocche per bambini: Filastrocca sulla Costituzione di Pamela Villoresi
Filastrocca sulla Costituzione di Pamela Villoresi: ecco una poesia da insegnare ai bambini.
Per parlare del 25 aprile, Festa della Liberazione, con i bambini, ecco a voi la bellissima Filastrocca sulla Costituzione di Pamela Villoresi.
Filastrocca sulla Costituzione
di Pamela Villoresi
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Benvenuti. A voi mi presento
sono il documento,
il monumento dell’Italia unita
da vent’anni di violenze uscita
e dalla guerra lacera e ferita,
che con me ha iniziato una nuova vita.
2 giugno ’46: il popolo italiano
vota per la Repubblica,
non vuole più un sovrano,
diritti che vegliano la storia di ognuno
e che preferenze non fanno a nessuno.
Violarli vuol dire tradire davvero
il patto che lega un popolo intero.
Il patto che viene dai nonni-coraggio
che hanno lottato per farcene omaggio.
Anche tu hai il compito di far da guardiano
perché questo bene non ci sfugga di mano.
Diritto alla vita.
Diritto al nome.
Diritto ad esprimere la nostra opinione.
Diritto a esser liberi, mai sfruttati.
Diritto al rispetto, mai offesi e umiliati.
La legge è uguale per tutti,
la legge non fa differenza,
la legge non guarda le tasche,
la legge non ha preferiti,
non chiede opinioni o credenze
ci guarda attraverso i vestiti.
Lo Stato siamo noi cittadini
e allora davanti alla legge saremo
più uguali e vicini.
Servono braccia, menti, passione
serve l’impegno di tante persone.
Siamo immigrati, siamo italiani, siamo buddisti,
laici o cristiani,
eppure c’è chi lavoro non trova,
c’è chi lo perde,
chi è solo in prova.
Ogni persona, ogni uomo, ogni donna,
quando lavora si sente colonna
di questa grande casa stivale:
tetto sui monti, porte sul mare.
La scuola è aperta a tutte le menti,
anche se tutte son differenti.
La scuola è libera come il sapere
ed è una sorgente, dà a tutti da bere.
Corriamo dal dottore perché ci curi il male,
se questo non basta corriamo all’ospedale.
Sani, malati, deboli, si cambia all’improvviso.
Dobbiamo avere tutti un medico e un sorriso.
Libera carta per libero stato,
l’ha chiesta un popolo che ha tanto lottato.
L’Italia ripudia la guerra, perché la guerra
è un mostro che mangia la libertà degli uomini
e copre i colori di nero inchiostro.
L’Italia vuole la pace.
L’Italia ripudia la guerra.
L’Italia vuole aiutare a fare la pace su tutta la terra.
L’Italia vuole la pace perché la pace è un seme
che cresce solo se gli uomini imparano a vivere insieme.
Via | Bambini