Salute e benessere
Vaccini obbligatori in Italia 2017, ultime notizie: il decreto Lorenzin è legge
Non si possono più rimandare: i bambini da 0 a 6 anni che devono frequentare gli asili e le materne sono obbligati a fare le vaccinazioni, mentre sono gratuiti da 0 a 16 anni.
Aggiornamento del 28 luglio 2017: il decreto Lorenzin è diventato legge.
Se i vostri bambini non sono in regola con i vaccini obbligatori potete uniformarvi a quelli che sono le nuove direttive. In via sperimentale, per esempio, è prevista la possibilità di prenotare le vaccinazioni nelle farmacie convenzionate attraverso il Centro unificato di prenotazione (Sistema Cup). Viene anche istituita l’Anagrafe vaccinale nazionale, che registrerà la vita vaccinale degli italiani, per ricostruire i vaccini effettuati, i richiami da fare e individuare chi non può sottoporsi alla profilassi.
Non è tutto. E’ riconosciuta la possibilità anche agli operatori scolastici, operatori socio sanitari e operatori sanitari di presentare una autocertificazione attestante la copertura vaccinale. L’obbligo di vaccinazione è esteso anche ai minori stranieri non accompagnati.
Ci sono poi delle novità sulla cosiddetta dose singola. È introdotta la possibilità di procedere alla vaccinazione monocomponente. Il soggetto immunizzato adempie all’obbligo vaccinale, di norma e comunque nei limiti delle possibilità del Servizio sanitario nazionale, con vaccini in formula monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste l’immunizzazione. Le procedure accentrate d’acquisto dei vaccini obbligatori dovranno riguardare anche i vaccini in formato monocomponente. Annualmente l’Aifa dovrà pubblicare sul suo sito i dati relativi alla disponibilità dei vaccini in formula monocomponente o combinata.
Oggi si discute il decreto al Senato
11 luglio 2017
Si è discusso del decreto vaccini alla commissione Sanità del Senato che ha approvato il testo: oggi quindi arriverà nell’aula di Palazzo Madama. Durante la seduta notturna la Commissione detto sì, tra gli altri, all’emendamento che prevede l’istituzione dell’Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani, e a un emendamento che prevede vaccinazioni anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici.
Tra le modifiche, la principale riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10, ovvero: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A questo sono poi affiancate altre 4, semplicemente consigliate, che sono l’anti-meningococco B e C, l’anti-pneumococco e l’anti-rotavirus.
Non è tutto. Le sanzioni per i genitori che non vaccinano non sono un po’ meno pesanti ed è stato tolto il rischio di perdere la patria potestà. Inoltre, le vaccinazioni potrebbero essere fatte anche nelle farmacie.
Vaccini obbligatori passano da 12 a 10
4 luglio 2017
I vaccini obbligatori per l’accesso a scuola potrebbero passare da 12 a 10. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha espresso infatti parere sostanzialmente favorevole all’emendamento discusso in commissione Sanità al Senato che riduce i vaccini richiesti. Quali sono però le vaccinazioni che uscirebbero dalle obbligatorie? I due antimeningococco B e C, l’antipneumococco e l’anti-rotavirus.
«Si ritiene comunque necessario rafforzare con norma di legge la raccomandazione già contenuta all’interno del piano nazionale vaccini per un’offerta attiva e gratuita, data l’urgenza di raggiungere e mantenere elevate coperture vaccinali, anche per far fronte a possibili eventi epidemici»
Si legge in una nota dell’Iss. Ci sono altre novità. Oltre al minor numero di vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola, ci potrebbero essere altre modifiche nel testo definitivo del decreto, che deve essere convertito in legge dal Senato. La modifica consiste in un concetto di obbligatorietà più flessibile e da riconsiderare dopo i primi tre anni della legge, oltre a un alleggerimento sul fronte delle sanzioni pecuniarie per i genitori che non vaccinino i figli e del rischio di perdita della patria potestà.
Mattarella ha firmato il decreto
8 giugno 2016
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge che rende obbligatorio le vaccinazioni per i bambini che dovranno essere iscritti agli nidi e materne e saranno gratuiti da 0 a 16 anni. Ecco il calendario per chi deve recuperare le vaccinazioni o invece deve ancora effettuarle, perché nato quest’anno:
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- i nati dal 2001 al 2004, devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000
- i nati dal 2005 al 2011, devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005-2007
- i nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014
- i nati dal 2017, devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-meningococcica C, l’antimeningococcica B e l’anti-varicella, previste dal Calendario vaccinale incluso nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019
Per l’anno scolastico 2017-2018 sono state prese le seguenti disposizione (ancora transitorie)
- Entro il 10 settembre 2017, per l’avvenuta vaccinazione, può essere presentata la relativa documentazione oppure un’autocertificazione; per l’omissione, il differimento e l’immunizzazione da malattia: deve essere presentata la relativa documentazione; coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione: devono presentare copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’ASL.
- Entro il 10 marzo 2018, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l’autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione