Salute e benessere
Enuresi notturna: 2 bambini su 10 fanno la pipì a letto
La pipì a letto è un disturbo estremamente diffuso, molto più di quanto non si possa comprendere.
Sono numerosi i bambini che soffrono di enuresi notturna: si contano circa un milione e duecento mila tra piccoli e adolescenti tra i 5 e i 14 anni di età. Questo il dato emerso nel corso della conferenza stampa sul tema “Enuresi notturna nel bambino e l’importanza di contrastarla”, tenutasi oggi al Senato su iniziativa della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e in collaborazione con l’Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la Salute e la Prevenzione.
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IL 10-20 per cento di bambini all’età di 5 anni, il 5-10 per cento all’età di 10 anni e il 3 per cento di giovani nella fascia di età tra i 15 e i 20 anni. Come si diagnostica? Non è facile e spesso non riconosciuto. Ci vuole tempo e i genitori devono tenere un calendario delle notti bagnate e asciutte, essere coesi tra loro. Non bisogna sgridare il bambino ma essere comprensivi.
La pipì a letto non disturba solo le notte, ma compromette l’autostima del bambino oltre ad alimentare tensioni in casa. Il presidente della SIPPS, Giuseppe Di Mauro, ha commentato:
“Se il problema è ancora “sommerso” è dovuto innanzitutto all’omertà dei genitori, che volutamente non dichiarano la problematica, forse perché se ne vergognano e, peggio ancora, ritengono erroneamente che si tratti di un disturbo psicologico e sia destinata a risolversi in maniera del tutto spontanea con il passare del tempo. Ma noi pediatri sappiamo tuttavia che non è affatto così: malgrado una riduzione con la crescita, l’enuresi tende a permanere anche in età adulta nello 0,5- 1% dei casi”.