Cronaca
Mamme da legare: la fase in cui i bambini parlano sempre
Quando ero piccola, non stavo zitta un momento. Il destino si è vendicato.
Chi mi ricorda da bambina, non manca mai di sottolineare quanto parlassi. Lo ammetto e lo ricordo: non stavo zitta un attimo. Ma mia figlia mi ha superata e anche doppiata. Non solo parla di continuo, ma mi riempie di domande senza attendere la risposta.
Capisco perfettamente che l’attenzione dei bambini non duri a lungo, ma pensavo che a 5 secondi ci arrivasse. Ciò indubbiamente aumenta ed esercita la mia già presente capacità di sintesi ma, come capirete, riassumere l’intero funzionamento dell’apparato digerente in 5 secondi non è da tutti.
A volte, le mie orecchie mandano l’allarme al mio cervello: “Dacci 3 minuti di silenzio, ti prego. Fai qualcosa”. Ci sono genitori che sviluppano una specie di protezione riuscendo a disconnettere il cervello, rispondendo sempre “sì” al figlio senza nemmeno sapere cosa il bimbo abbia chiesto. A parte la sostanziale cattiva educazione di tale atteggiamento, io non posso permettermelo per un semplice motivo: mia figlia spesso fa domande del tipo “Posso prendere gli attrezzi e smontare quella presa elettrica per vedere come è fatta dentro?” Sono condannata all’attenzione per paura.
Indubbiamente, il destino si è preso una rivincita vendicando tutti gli adulti che mi hanno frequentata durante la mia infanzia. E la cattiveria è che, quando mi lamento del getto continuo di parole di mia figlia, c’è sempre qualcuno che se la ride soddisfatto: “Davvero? E da chi l’avrà preso?”
Foto | Flickr