Cronaca
Filastrocche di Pasqua per bambini, le più belle
Le più belle filastrocche di Pasqua per bambini da leggere o recitare durante il pranzo con i familiari
Siamo entrati nella settimana di Pasqua e tra un uovo di cioccolato e l’altro, è bello ricordarsi il significato profondo di questa festa, il motivo per cui nel mondo è così sentita e tutta la parte religiosa che c’è dietro e che dovrebbe essere, ed è, quella più importante. Vi proponiamo delle bellissime filastrocche di Pasqua per bambini che potete leggere insieme, oppure fargli imparare a memoria, ma anche leggere a tavola prima del pranzo con tutti i familiari.
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Resurrezione di M. Castoldi
Dormivi, e la siepe è fiorita;
dormivi, ed il rovo
che ancora al crepuscolo nere
tendeva le braccia, stamane
è tutto un rigoglio di fiori
E il cielo ha smaglianti colori.
E squillano mille campane.
Le rondini volano a schiere
nell’aria: già sono lontane.
E’ Pasqua: la chiesa gremita
odora d’incenso e di ceri.
Sfiorato da tremule dita
già l’organo geme
e un inno tra i fiocchi leggeri
d’incenso dilaga nell’aria
che tutta ne palpita e freme.
Resurrezione di Giovanni Pascoli
Che hanno le campane
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
È un inno senza fine
or d’oro, ora d’argento
nell’ombre mattutine…
Pasqua del Signore di B. Marini
Si svegliò una campana sopra il monte.
Ell’era da Natale che dormiva;
buttò i suoi rintocchi giù alla fonte
e per la valle andò tutta giuliva.
L’allodola trillò la sua canzone,
la più bella di tutta primavera;
l’ascoltò incantato un bel garzone,
la ripetè gentil la capinera.
Disse quel trillo alla vallata in fiore:
“Gioite tutti, è Pasqua del Signore”.
E disse la campana ai prati e al vento:
“Cristo è risorto in ogni con contento!”
Mattino di Pasqua di G. Fanciulli
Din-don, din-don, din-don!
Sole sui fiori
e rondini sul tetto
Sia benedetto il nome del Signore.
Din-don, din-don, din-don!
Festa d’amore
Gesù è risorto,
l’inverno è morto.
Din-don, din-don, din-don!
La Pasqua viene di Rebucci
Questa voce innocente
che ci chiama dal bosco
è voce, la conosco, di sorgente.
Là in margine s’adorna
di steli e di corolle,
l’agnello all’erba molle, già ritorna.
Bambini, apriamo il cuore
alle gioie serene:
la dolce Pasqua viene:
la Pasqua del Signore.
L’ ulivo benedetto di Giovanni Pascoli
Oh, i bei rami d’ulivo! chi ne vuole?
Son benedetti, li ha baciati il sole.
In queste foglioline tenerelle
vi sono scritte tante cose belle.
Sull’uscio, alla finestra, accanto al letto
metteteci l’ulivo benedetto!
Come la luce e le stelle serene:
un po’ di pace ci fa tanto bene.
I simboli pasquali di Loredana Bertone
La Pasqua è un fuoco ardente d’amore
che dona al mondo un tocco di colore,
è il trionfo della vita, una gioia infinita.
La Pasqua è un cero illuminato,
è una carezza che il cuore ha toccato,
è una luce che illumina il cammino
di ogni uomo, di ogni bambino.
La Pasqua è acqua che zampilla,
che scorga leggiadra e tranquilla,
è la purezza di un cuore buono
che ha saputo donare il perdono.
Con la Pasqua, Dio dona al mondo
un sorriso giocondo,
una nuova speranza,
una nuova ed eterna fratellanza.
Gesù è risorto di Luisa Nason
“Dimmi, Chiesina candida e gentile,
che cosa ti rallegra stamattina?”.
“Aspetto che si svegli il campanile
con la squilla più dolce e argentina.
Per la festa di Pasqua tutta splendo
per dire al mio Signor che anch’io l’attendo.
E tu, caro bambino, dove vai
in questa bianca luce mattutina?
Questi bei fiori a chi li porterai?”
“A Gesù, che è risorto stamattina,
perchè in ogni fior veda brillare
il cuor che voglio tutto a Lui donare”.
Giorno benedetto di M. Bernardini
Il passero all’alba
cinguetta sopra il tetto:
“Di Pasqua, ecco, è spuntato
il giorno benedetto!”.
Ed il ramo fiorito
del pesco, giù, nell’orto,
fremendo all’aria lieve
dice: “Gesù è risort
o”.Lo festeggia l’aprile
col verde, i fiori, il sole;
coll’aria che ha un profumo
di tenere viole.
E di mille campane
s’ode il festoso suono,
che al cuor dell’uomo parla
di amor, pace e perdono.
È Pasqua di Cesare Zavattini
Anche il sole stamane
è arrivato per tempo,
anzi con un leggero anticipo.
Anche io mi sento buono,
più buono del solito.
Siamo tutti un po’ angeli oggi
mi pare quasi di volare
leggero come sono.
Esco di casa canticchiando,
voglio bene a tutti.
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