Cronaca
Bonus mamma alle straniere la Corte d’Appello boccia l’INPS
La Corte d’Appello conferma la sentenza del primo Tribunale: l’INPS non può negare il Bonus mamma alle donne straniere.
Bonus mamme alle straniere? Sì, deve essere concesso. La Corte di Appello di Milano conferma la decisione presa dai giudici di primo grado e che di fatto impedisce all’INPS di non concederlo alle donne straniere presenti in Italia senza permesso di soggiorno di lunga durata.
L’INPS aveva di fatto già accettato la prima sentenza, ampliando la platea di mamme che avrebbero potuto ricevere il bonus una tantum da 800 euro. Si era riservata però il diritto di richiedere i soldi erogati qualora la Corte di Appello avesse deciso l’opposto. Ma i giudici, anche in secondo grado, hanno confermato la decisione, come sottolineato dall’Asgi – Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, che aveva presentato ricorso con APN e Fondazione Piccinini.
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Le associazioni sono contente di questo secondo giudizio, ma tutto rimane ancora in un pericoloso limbo, perché l’INPS potrebbe ricorrere in terzo grado e le mamme straniere che hanno ottenuto il bonus dovrebbero rimanere nell’incertezza ancora a lungo.
La situazione sarebbe paradossale non solo perché trattasi di prestazione che ha esattamente lo scopo di creare condizioni di maggiore serenità e sicurezza nel momento della nascita, ma anche perché, in questo contesto, la singola mamma avrebbe interesse a garantirsi un titolo di credito proprio (cioè una decisione del giudice che riguardi espressamente il suo caso) distinto da quello che deriva dalla decisione sulla causa collettiva; in tal modo si perderebbe l’effetto ‘deflattivo’ che le stesse associazioni perseguivano, con il rischio di una moltiplicazione di giudizi individuali, a spese della collettività.
Le associazioni, quindi, chiedono all’INPS di fare il passo decisivo, chiudendo il contenzioso e garantendo il rispetto della decisione dei giudici milanesi.
Via | Repubblica
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