Educazione
Come gestire le punizioni e renderle educative
Qualche consiglio per imparare a gestire le punizioni dei bambini e renderle educative
Educare i bambini è una delle cose più difficili che esistano, ma è anche importantissimo perché da questo dipenderà il tipo di persone che diventeranno da grandi. Educare un bambino è una grande responsabilità e bisogna esserne all’altezza, cercando di essere affettuosi e presenti, ma anche severi e rigidi quando occorre. È difficile, a volte anche doloroso, ma è per il loro bene e questo non bisogna mai dimenticarlo. Le punizioni sono uno strumento utile per far capire ai bambini che hanno sbagliato e per educarli al rispetto degli altri e alle regole.
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La punizione però deve essere gestita nel modo giusto, non deve essere una ripicca, ma uno strumento di educazione, deve essere chiara e non bisogna assolutamente cedere, altrimenti vi trasformerete progressivamente in un “muro basso”.
- La punizione deve essere chiara, deve iniziare sin da subito e deve avere delle regole: non si fa questo, dura tot, non si va più qui.
- Il motivo per cui il bambino viene punito deve essere chiaro.
- La punizione deve essere proporzionale alla marachella, ma in generale quelle troppo soft non sortiscono nessun effetto. Deve sentire la mancanza di qualcosa o che qualcosa che doveva fare non sarà più fatto.
- I primi a dover rispettare le punizioni che impartite siete voi, non mollate per stanchezza o perché avete il cuore tenero.
- Le punizioni sono strumenti straordinari per affrontare situazioni in cui il dialogo non basta. Punire i bambini tutti i giorni non ha nessun senso perché diventa una cosa normale, anzi li rende ancora più frustrati.
Voi che ne pensate?
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Foto | iStock
Fonte | originalmarines