Cronaca
Allattamento al seno, le donne devono scegliere serenamente senza sentirsi giudicate
Il Collegio reale delle ostetriche britanniche ha scelto la solidarietà: l’allattamento è importante, ma le donne non devono sentirsi giudicate se scelgono il latte in polvere.
La scelta di allattare al seno è personale. Le donne devono essere messe nella situazione più serena del mondo, informate e aiutate ad avviare l’allattamento, se poi la mamma non se la sente e preferisce ricorrere al latte artificiale è giusto che segua la sua strada. Questa è la posizione del Collegio reale delle ostetriche britanniche nel nuovo documento appena pubblicato, come segnala la Bbc.
L’allattamento al seno è l’opzione migliore, per alcune donne è infatti molto difficile iniziare o sostenere l’allattamento. C’è un livello di pressione sociale molto forte, da parte di familiari, amici e anche estranei, sul modo in cui nutrono i loro figli. Le madri che allattano si sentono spesso sotto pressione e forzate sul dove, quanto spesso, se e per quanto tempo allattare. Gli occhi sono puntati costantemente sulla neomamma che già sta vivendo un momento complesso, a livello fisico ed emotivo.
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Non va meglio per le mamme che non allattano che spesso si sentono giudicate negativamente. Lo conferma anche una recente indagine dell’università di Liverpool, condotta su 1600 neo-mamme. Tra le 890 che avevano dato il latte in polvere, il 67% diceva di sentirsi in colpa, il 68% stigmatizzato e il 76% costretta a difendere la sua scelta. Gill Walton, segretaria del Collegio reale delle ostetriche, ha commentato:
“Anche se la cosa migliore sarebbe allattare in modo esclusivo il bambino per i primi sei mesi di vita, e poi continuare fino ai 2 anni insieme all’aggiunta dei cibi solidi, è comunque la donna che deve scegliere. Se, dopo aver ricevuto le informazioni, i consigli e il supporto adeguato sull’allattamento al seno, decide di non farlo o aggiungere il latte in polvere, la sua scelta va rispettata”.