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Winnie The Pooh è maschio o femmina?
Winnie The Pooh è maschio o femmina? Ecco cosa dobbiamo sapere sul personaggio amatissimo dai più piccoli.
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[related layout=”left” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/174118/winnie-the-pooh-e-femmina-la-vera-storia-dellorsetta”][/related]Winnie The Pooh è maschio o femmina? Lo sappiamo, è una domanda che ci poniamo da sempre. Anzi no, perché tutti diamo per scontato che l’orsetto sia un maschietto. Sbagliatissimo, siamo cresciuti convinti che Winnie The Pooh fosse di sesso maschile, quando invece è una femminuccia. Non un orsetto, dunque, ma una dolce e tenera orsetta.
La realtà ci è stata raccontata da Lindsay Mattick, autrice di Finding Winnie, che ci racconta tutto quello che c’è da sapere sull’orso creato da A.A. Milne, poi preso “in prestito” dall’universo Disney per una serie animata televisiva che ancora oggi è seguitissima dai bambini di tutto il mondo, anche in Italia. Dovevamo però sospettarlo visto che si chiamava Winnie!
Il nome deriva dall’orso femmina che l’autore vedeva spesso quando andava in visita allo zoo di Londra insieme al figlio Christopher Robin. Winnie morì nel 1934: la cucciola, rimasta orfana, era stata acquistata 20 anni prima da Harry Colebourn, luogotenente canadese che dirigeva il reparto veterinario dell’esercito di Sua Maestà. L’aveva pagata 20 dollari e voleva addestrarla. La chiamò Winnie, diminuitivo di Winnipeg, dove era nato. Si trasferì con Winnie in Inghilterra ma poi si separarono a causa della prima guerra mondiale e l’orsetta finì per vivere allo zoo.
Lindsay Mattick, bisnipote di Colebourn, ci racconta così come è nata Winnie The Pooh.
Questa è una storia che doveva essere raccontata, perché spiega come un semplice gesto d’amore di un uomo verso gli animali può creare un fenomeno mondiale. La storia fittizia di Winnie the Pooh è fantastica, ma quella reale è altrettanto bella.
Sì, è davvero una bellissima storia: da oggi in poi guarderemo Winnie The Pooh con occhi diversi, cercando di capire se ci fossero anche nel cartone segnali utili per capire che in realtà era un’orsetta, non un orsetto!