Salute e benessere
Vaccinazioni nei bambini, l’obbligo potrebbe diventare flessibile e graduale
Un nuovo disegno di legge prevede l’obbligo vaccinale nei bambini “flessibile”: ecco cosa ha detto il ministro Grillo.
Prima il Ministro Giulia Grillo ha messo mano al Decreto della Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini per iscriversi a scuola introducendo solamente un’autocertificazione. Oggi parla di un nuovo decreto legge che potrebbe introdurre un obbligo graduale e flessibile, da stabilirsi e decidersi a livello “territoriale” e locale.
Il ministro della salute, intervistata dalla trasmissione di RaiTre “Agorà Estate“, ha sottolineato che l’obbligatorietà della vaccinazione può essere graduale, sia nell’intensità, sia nel tempo, oltre che a livello territoriale. L’obbligo potrebbe essere “flessibile” localmente a seconda della copertura di ogni regione, prevedendo interventi mirati dove questa è molto bassa.
Ci sono tante forme di obbligatorietà. Quella dell’esclusione scolastica è un atto estremo. L’esclusione scolastica è un’esclusione pesante, quindi prevederla a un certo punto deve essere fortemente giustificato di fronte alla popolazione. Pertanto ci sono delle gradualità nei meccanismi sanzionatori che uno Stato può tranquillamente utilizzare prima di arrivare all’estremo.
Il Ministro sottolinea che il Decreto Lorenzin è stato profondamente criticato perché non è stato graduale e non ha tenuto conto del fatto che le coperture sono scese progressivamente nel corso di 4 anni, non all’improvviso. Il loro, invece,
è un razionale di buon senso, non fare un decreto che mette 10 vaccini all’improvviso quando il giorno prima erano 4.
Il ministro, poi, parla delle critiche che le sono piovute contro dai pediatri italiani in merito all’autocertificazione per l’iscrizione a scuola, sottolineando che è un allarme ingiustificato.
Perché i pediatri dovrebbero sapere bene che è stata usato lo stesso metodo sia per il 2017 sia per la prima parte del 2018. Non vedo cosa sia cambiato. Noi abbiamo semplicemente utilizzato la possibilità di usare, da un punto di vista amministrativo e burocratico, l’autocertificazione. Questo perché il precedente Governo non ha fatto l’Anagrafe nazionale vaccini, attraverso la quale, invece, ci sarebbe un automatismo nel conoscere chi è vaccinato e chi non lo è.
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Via | Adnkronos