Educazione
5 profili di mamme raccontate da una pediatra
Una pediatra ha distinto cinque profili di madri, durante le visite dei bambini: un ritratto davvero ironico.
Che mamma sei? Non è vero che di mamma ce n’è una sola. Siamo tutte diverse, proprio come i nostri bambini, e in questo periodo storico, fortemente digitalizzato e iperconesso, i profili si sono moltiplicati. Ha scatto un’interessante fotografia la pediatra Lucilla Ricottini, in collaborazione con il provider ECM 2506 Sanità in-Formazione e con Consulcesi Club, con cui lanciano una guida, attraverso il corso ECM FAD (Formazione a Distanza) dal titolo “La relazione pediatrica: pillole di comunicazione medico-paziente”. Ecco quindi 5 mamme di oggi:
Mamma drama queen. Si agita molto facilmente se vede piangere il bimbo e ha un atteggiamento che spesso, durante le visite dal pediatra, non permette lo svolgimento della visita. Il bimbo potrebbe percepire il pediatra come una minaccia, dato che la mamma interviene in soccorso. Qui spetta alla competenza relazionale del medico la capacità di trovare le giuste parole e il giusto atteggiamento per tranquillizzare la mamma e convincerla a lasciar piangere (per un attimo) il bambino.
Mamma oca. È quella sempre pronta a nutrire in modo esagerato il bambino con la classica merendina confezionata perennemente infilata nella borsa. Il problema, per il pediatra, è far capire alla mamma che l’evidente sovrappeso o addirittura l’obesità del bambino non è “una fase” da affrontare con leggerezza, ma un problema da risolvere insieme.
Mamma iper-connessa. Ha sempre il telefono in mano, anche dal pediatra, al quale suggerisce diagnosi e terapie.
Mamma leonessa. Usa sempre un linguaggio al plurale, del tipo «Abbiamo il raffreddore», «Non abbiamo fame», «Abbiamo un po’ di febbre». Frasi che evidenziano la relazione simbiotica e a volte dominante che ha con il bambino e che, se contraddette, possono scatenare reazioni anche aggressive nei confronti del medico.
Mamma realista. Sono donne che vivono in modo positivo il loro ruolo, gestendo come meglio possono il loro tempo tra lavoro, casa e cura dei figli. Sono le mamme che riescono a instaurare un rapporto dialogante con il pediatra, affrontando le naturali ansie senza farsi sopraffare da esse, affidandosi con fiducia al proprio medico.