Salute e benessere
Vaccini, resta l’obbligo per l’iscrizione a scuola: il Governo fa retromarcia
Un cambio di indirizzo davvero impressionante: i vaccini restano obbligatori per essere ammessi a scuola.
I vaccini restano obbligatori. Dopo le polemiche che si sono susseguite tra luglio e agosto, il Governo sta valutando una serie di emendamenti che abrogano dal decreto Milleproroghe approvato ad agosto il comma che rende non obbligatori i vaccini per i bambini di asili e materne.
Insomma il Decreto Lorenzin resta e non si tocca e i bambini che vogliono accedere al nido o alla scuola materna devono essere vaccinati e presentare la relativa documentazione. È stato un vero e proprio colpo di scena, che fa sicuramente tirare un sospiro di sollievo ai presidi, ai medici e ai genitori con i bambini immunodepressi.
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Che cosa prevede la legge Lorenzin? Prevede per l’iscrizione a scuola 10 vaccinazioni obbligatorie, ovvero quelle contro poliomielite, tetano, difterite, epatite B, Haemophilus influenzae B, pertosse, morbillo, parotite, rosolia e varicella. In mancanza di vaccinazioni sono previste delle sanzioni, in particolare l’esclusione da nidi e materne per i bambini tra gli 0 e i 6 anni e multe da 100 a 500 euro per i genitori dei ragazzi fino ai 16 anni.
E mentre l’Italia si rilassa, almeno su questo argomento, sono in corso nelle scuole i controlli da parte dei carabinieri dei Nas per verificare la veridicità della documentazione presentata dalle famiglie in merito alle vaccinazioni obbligatorie per legge per la frequenza scolastica