Educazione
I bambini di 18 mesi fanno scelte valutando i rischi e i benefici
I bambini di un anno e mezzo sono consapevoli del mondo che li circonda e fanno scelte prestando molta attenzione.
Prendere una decisione a cuor leggero è da immaturi. C’è una sorpresa: seppur piccoli, anche i bambini riflettono sempre molto bene sulle loro scelte, valutando rischi e benefici. Lo rileva uno studio dell’Università di Washington, pubblicato su Cognition. Secondo la ricerca, già a partire dai 18 mesi i piccoli possono fare delle scelte in base a quanti sforzi intendono profondere o al gradimento per le persone coinvolte.
È stato analizzato il meccanismo attraverso cui i piccoli di un anno e mezzo decidevano se aiutare o meno un adulto in due diverse situazioni. In un primo scenario, lo sperimentatore costruiva una torre fatta di blocchi di diverso peso, chiedendo ai piccoli di andarne a prendere uno mancante che era o pesante o leggero. Il secondo test si concentrava invece sulla motivazione intrinseca: uno scenario che non comportava una ricompensa immediata, ma creava invece un potenziale beneficio sociale, coinvolgendo una persona che il bambino poteva vedere come “simile” a lui.
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Che cosa è emerso? Ecco la valutazione di Jessica Sommerville, autrice principale dello studio:
A metà del secondo anno di vita, i bambini già prendono decisioni in ambito sociale molto sofisticate. Sono state create situazioni di preferenza condivisa (un interesse per lo stesso giocattolo tra adulto e bimbo) oppure opposta (interesse per giochi separati) e nel primo caso ben il 75% dei piccoli ha portato il blocco mancante per realizzare la torre al ricercatore, rispetto al 57% nel secondo. Questi risultati suggeriscono che i bimbi sono in grado di soppesare più fattori nel decidere se aiutare o meno qualcuno. Questo è qualcosa che fanno gli adulti e i bambini più grandi”.