Cronaca
Mamma a 65 anni: l’Inps le nega il bonus bebè
Il Bonus Bebé non è previsto per i cittadini celibi o nubili che hanno fatto ricorso a inseminazione eterologa, pratica ‘vietata’ in Italia.
Si diventa genitori sempre più tardi e ci sono situazioni eclatanti di donne che hanno avuto una maternità dopo i 50 anni. Nel novembre 2015, all’età di 65 anni, una signora è diventata mamma con una fecondazione eterologa, effettuata in Spagna. Perché ne parliamo? Non tanto per il viaggio e il trattamento, ma perché i suoi avvocati Zailde Carletti e Luigi Ingrosso dell’Associazione italiana risparmiatori hanno denunciato un problema di accesso con il bonus bebé.
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Da tre anni alla signora, una cassiera di supermercato residente a Milano, l’Inps nega l’accesso al bonus bebè perché in Italia, secondo quanto le avrebbe comunicato il call center dell’istituto, non è previsto per i cittadini celibi o nubili che hanno fatto ricorso a “inseminazione eterologa, pratica ‘vietata’ in Italia“.
L’avvocato Luigi Ingrosso all’Adnkronos Salute ha spiegato che:
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“L’Inps si è trincerato dietro a questa risposta. In pratica alla signora, mamma di Eleonora, nata a Roma, spetterebbero 160 euro al mese e considerato che non prende il bonus da tre anni le mancano un bel po’ soldi che le spetterebbero. Noi faremo ricorso contro questa decisione che consideriamo sbagliata. Speriamo che si possa arrivare ad una sentenza storica visto il caso abbastanza unico della signora”.