Educazione
Fratelli, i più grandi sono più intelligenti secondo la scienza
Nascere prima potrebbe essere un grande vantaggio perché l’educazione e l’attenzione dei genitori stimola maggiormente le funzioni cognitive.
Il secondo cresce da solo, è più intuitivo e bagna il naso a quello grande. Sono i classici luoghi comuni sui secondogeniti. Lo stereotipo più diffuso sui bambini più grandi è che siano più intelligenti. Oggi non è più uno stereotipo, ma uno studio pubblicato di recente su The Journal of Human Resources , suggerisce che i primogeniti potrebbero, in effetti, essere più intelligenti dei loro fratelli più piccoli ed è possibile che sia una questione di educazione e di stimoli. Nellio studio scritto da Jee- Yeon K. Lehmann , Ana Nuevo-Chiquero e Marian Vidal-Fernandez si legge:
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“Sin dal primo anno di vita, i bambini più piccoli hanno punteggi inferiori nelle valutazioni cognitive rispetto ai loro fratelli, e il divario nella valutazione cognitiva aumenta fino al momento dell’ingresso nella scuola e rimane in seguito statisticamente significativo”.
Come mai? Secondo gli esperti, le madri assumono più rischi durante la gravidanza e hanno meno probabilità di allattare al seno e di fornire stimoli cognitivi per i bambini nati ultimi.
“Le variazioni nel comportamento dei genitori possono spiegare la maggior parte delle differenze nelle abilità cognitive prima dell’ingresso nella scuola. I nostri risultati suggeriscono che gli ampi cambiamenti nel comportamento dei genitori siano una spiegazione plausibile per le differenze osservate nell’ordine di nascita nel campo dell’istruzione e negli esiti del mercato del lavoro”.
Gli esperti hanno concluso che mentre i genitori non sacrificano la cura e l’affetto con i loro figli nati secondo e il grosso ingrediente mancante è la stimolazione mentale che hanno dato ai loro figli più grandi (ad esempio, leggendo per loro, insegnando loro l’alfabeto, fornendo loro giocattoli educativi).