Educazione
Prima parolaccia, come affrontare il problema?
Mai ridere e mai sgridare il bambino, potrebbe sentirsi stimolato a ripetere quella brutta parola che probabilmente ha sentito in casa.
Le parolacce fanno parte del linguaggio comune, purtroppo. Quando arrivano i bambini è molto difficile controllarsi ed evitare l’uso di termini scurrili. Può succedere dunque che il bimbo, verso i due anni, si lascia scappare la sua prima parolaccia. Come affrontare la situazione? [related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/5693/cosa-fare-se-il-bambino-dice-parolacce-intervenire-o-lasciar-stare”][/related]
Prima di tutto bisogna pensare che il bimbo non ha consapevolezza del significato. Lo dice perché ha visto voi farlo e sta ripetendo (copiando) l’atteggiamento. Dunque non dovete sgridarlo o agitarvi. Il consiglio è quello di far finta di nulla. Ignorare l’evento toglie ovviamente qualsiasi interesse.
Non mettetevi a ridere: il bambino potrebbe sentirsi lusingato e potrebbe riprovarci. Quello che invece dovete fare è costringervi a non dirle. È dura, ma è l’unico modo che avete per evitare questi incidenti è non pronunciarle. E se mai vi capitasse, ammettete di aver sbagliato. Scusami, è una brutta parola, non dovevo farmela scappare… sarà l’esempio migliore che possiate dare al vostro bambino.
E se invece in casa avere un linguaggio pulito, provate a comprendere dove le abbia sentite (scuola, attività sportivi, amichetti) e confrontatevi con insegnanti e maestri.