Educazione
Genitori troppo presenti nella vita dei figli: è boom di accudimento
L’accudimento eccessivo non permette ai bambini di diventare autonomi: è la tendenza dei genitori moderni.
Sempre più presenti e sempre più attivi. Il ritratto dei genitori moderni dimostra che le nuove coppie di madri e padri si occupano molto di più della cura dei loro figli: in 50 anni è raddoppiato il tempo per le mamme e quadruplicato per i padri. Il dato non è positivo, perché i genitori di oggi ‘soffocano’ i figli con un eccesso di accudimento che impedisce loro di divenire autonomi e indipendenti.[related layout=”right” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/200173/i-genitori-troppo-protettivi-minacciano-lautonomia-dei-figli”][/related]
Questo è quanto sostiene il celebre psicoterapeuta Daniele Novara in occasione del convegno nazionale del centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti (CPP), intitolato “Dalla parte dei genitori”, in un’intervista all’Ansa.
“Una volta nessun genitore avrebbe mai pensato di passare tanto tempo con i figli, di condividere tutto con loro. I bambini stavano con i coetanei, gli adulti con gli adulti. Oggi siamo di fronte a una vera e propria emergenza educativa: i genitori non educano ma accudiscono, sostituendosi ai figli, fanno le cose al posto loro pur di prevenire frustrazioni e difficoltà. Così, però, impediscono loro di crescere. Non a caso oggi sono sempre più diffuse tra i bambini difficoltà sistematiche nelle autonomie di base come vestirsi da soli, preparare la cartella, andare a letto, quindi addormentarsi da soli nella propria stanza, senza passare dal lettone”.
Quando è nato il problema? Secondo l’esperto tra gli anni 70 e 80 c’è stata una mutazione antropologica: si è passati da una società comunità a una società narcisista e i bambini sono diventati più preziosi, unici, amati e accuditi: non è però una forma d’amore, una modo che hanno i genitori di gratificarsi.
“La cura giusta, invece, è educare i figli, eliminando gli eccessi di accudimento e organizzando spazi e tempi per la loro autonomia”.