Educazione
Bambini aggressivi in classe, come intervenire con le maestre
L’aggressività non può essere né esasperata né scusata: ecco quindi come gestire la rabbia dei bambini, in accordo con le maestre.
Non è facile gestire l’aggressività dei bambini, soprattutto quando non si può parlare realmente di comportamento violento, ma di incapacità di controllo della forza. Prima di tutto, è necessario osservare il piccolo fin da piccolissimo (intorno ai 18 mesi) per poter parlare realmente di comportamento aggressivo: alcuni bambini infatti lanciano oggetti o alzano le mani, come manifestazione di rabbia o di frustrazione.
In molte occasioni questo comportamento è dovuto all’incapacità di fare certe cose: per esempio non camminano bene, non sanno esprimersi correttamente o fanno solo dei capricci. La tendenza dei bambini è quella di diventare meno violenti con il trascorrere degli anni. Diventa però problematico questo atteggiamento durante le Elementari. Come devono comportarsi le maestre?
È molto difficile accettare che un estraneo possa sgridare o punire i nostri figli, ma la violenza va condannata, non scusata o accettata. È quindi importante parlare con le maestre e pianificare una strategia comune. Sicuramente l’aggressività si può sfogare con lo sport: impegnarli e stancarli fisicamente è un buon metodo, ma anche inserirli in un’attività di gruppo, con regole precise, è un modo per educarli socialmente. Il rigore dello sport è una grande scuola di vita.
I piccoli aggressivi vanno ripresi, senza urlare o usare la violenza, ma con fermezza. Bisogna poi eliminare la causa dello stress: per esempio se due bambini non vanno d’accordo o si alimentano tra loro, è meglio dividerli. Cercate poi di capire quale sia il disagio emotivo: perché si comportano così? Devono attirare l’attenzione di chi? O magari stanno imitando la mamma e il papà?